etica digitale

I nuovi trend tecnologici come l’intelligenza artificiale, o big data, i cloud e, in generale l’automazione, stanno generando ogni giorno nuove opportunità di crescita in tutto il mondo e aiuteranno in futuro a risolvere i grandi problemi della società, migliorando la vita di tutti.

Tuttavia questa accelerazione ha inevitabilmente imposto nuove sfide e interrogativi per le aziende, come l’etica digitale. E ne imporrà sempre di più in futuro.

Ma facciamo un piccolo passo indietro.

Il 2018: un anno cruciale per il settore tecnologico e digitale

La lucentezza della Silicon Valley si sta sempre più spegnendo con rivelazioni di notizie false, manipolazione della società, minacce alla salute pubblica, sicurezza e altro.

Le violazioni dei dati personali di Facebook erano solo l’inizio. Il 2018 è stato l’anno in cui l’UE ha attuato il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Una legislazione radicale che colpisce tutte le società che elaborano i dati dei cittadini, posizionando le pratiche di protezione dei dati (e relative sanzioni) in prima posizione nelle agende aziendali di tutto il mondo. Ogni giorno ascoltiamo avvertimenti di minacce informatiche che includono gli attacchi alle nostre infrastrutture politiche, sanitarie, energetiche e aziendali.

Il 2018 ha sentito anche le voci dei dipendenti all’interno di grandi colossi come Google, Amazon e Microsoft, che hanno messo in discussione il supporto di queste realtà alle applicazioni di intelligenza artificiale per militari, forze dell’ordine e sorveglianza.

I dipendenti di Google, in particolare, hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Ceo dell’azienda, Sundar Pichai per bloccare la partecipazione di Google a “Maven”, progetto del Pentagono che mira a integrare tecnologie di intelligenza artificiale in ambito militare.

Per non parlare inoltre dei movimenti che ruotano intorno alla salute mentale e alla “disintossicazione” digitale:

  • la Francia ha vietato gli smartphone nelle scuole ai bambini tra i 3 e 15 anni;
  • l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato ufficialmente la “dipendenza da gioco” come disturbo mentale;
  • L’abilitazione al “Time Well Spent” è diventato una priorità strategica per numerose aziende come Google, Apple e Facebook.

Perché l’etica digitale è così importante

La società di consulenza globale Gartner ha definito l’etica digitale una delle dieci migliori tendenze tecnologiche strategiche nel 2019.

problemi relativi alla privacy e all’etica dei dati sono argomenti caldi, in particolare nella tecnologia, da qualche tempo a questa parte. Ma quali sono i dibattiti principali sulla privacy e l’etica digitale?

In primo luogo quando parliamo di privacy ed etica dei dati ci riferiamo a:

  • Privacy dei dati: raccoglie responsabilmente, utilizza e memorizza dati sulle persone, in linea con le aspettative di queste persone, dei tuoi clienti, dei regolamenti e delle leggi.
  • Etica dei dati: gestisce in maniera corretta i dati, considerando l’impatto umano e prendendo decisioni in base ai valori del tuo brand.

Ma perché dovremmo dedicare il nostro prezioso tempo a discutere di argomenti etici, a cui è difficile rispondere?

Il motivo è semplice: le nuove tecnologie offrono nuovi modi per abusare di questo potere. Diamo un’occhiata al World Wide Web. Al giorno d’oggi ogni azienda è online perché ci sono anche i suoi gruppi target. Il marketing digitale è il più grande strumento di marketing e le possibilità sono infinite.

Aziende e responsabilità etica sulle tecnologie

La responsabilità etica intorno alla progettazione, all’utilizzo e all’applicazione di una determinata tecnologia ricade oggi sulle organizzazioni. La cosiddetta etica digitale non è più un tema di cui le aziende possono solo parlare. I manager sono tenuti oggi a sviluppare delle linee guida condivise, applicabili in ogni mercato.

Le aziende devono infatti considerare l’impatto che il loro business e in generale il proprio operato ha sui dipendenti, i clienti e sulla società in generale.

Salesforce è stata la prima azienda ad assumere qualcuno come responsabile principale dell’etica. E altre società tecnologiche stanno facendo dell’etica digitale e della responsabilità un punto centrale.

Recentemente Google ha lanciato un nuovo programma chiamato “AI per il bene sociale” e ha promosso l’Impact Challenge di Google, invitando organizzazioni no profit, accademici e imprese sociali di tutto il mondo a presentare proposte che possano beneficiare di finanziamenti e altri tipi di supporto.

L’etica digitale in Laya

L’Intelligenza Artificiale che utilizziamo in Laya è una Explainable AI, ovvero un tipo di AI che ci permette di giustificare perché l’algoritmo ha fornito determinati risultati. La nostra è una scelta di trasparenza: infatti il modello che abbiamo realizzato può essere spiegato facilmente e argomentato al fine di essere sempre chiari e sicuri con i nostri clienti.

Noi mostriamo nel modo più trasparente possibile come gestiamo i dati,  tutte le fonti che utilizziamo e come le elaboriamo, tutte le finalità del trattamento, etc. Inoltre inseriamo nel nostro DPIA, Data Protection Impact Assessment, non solo tutti gli elementi obbligatori ma anche tutti i rischi che possiamo incontrare e in che modo andremo a mitigarli nella gestione dei vari dati.

Questo perché crediamo che la tecnologia debba essere sicura e chiara per tutti.

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